🎧 Femminicidio di Denisa: 32enne confessa, “Mi ricattava”

Scritto il 05/06/2025
da Giorgio Bernardini

Maria Denisa Adas, sex worker di 30 anni, è stata uccisa e decapitata nella stanza 101 del residence Ferrucci a Prato, la notte del 15 maggio scorso. L’assassino, una guardia giurata di 32 anni, ha confessato la scorsa notte. Il killer sostiene di aver ucciso e nascosto Denisa dentro una valigia perché lei lo avrebbe ricattato, dicendogli che avrebbe raccontato del loro rapporto sessuale alla moglie. In cambio del suo silenzio la ragazza avrebbe chiesto 10 mila euro.

PRATO  – Uccisa e decapitata nella stanza 101 del residence pratese dove si erano perse le sue tracce. Nessun sequestro, nessuna fuga: Maria Denisa Adas, la sex worker romena di 30 anni scomparsa la notte del 15 maggio scorso, sarebbe morta proprio nelle ore in cui si erano perse le sue tracce. A confessare il femminicidio, durante l’interrogatorio, è stato Vasile Frumuzache, guardia giurata romena di 32 anni. L’uomo, sposato con moglie e due figli, vive a Monsummano Terme, dove è stato fermato ieri dai carabinieri del Gis. Poco distante da lì, in campagna a Montecatini, era stato trovato ieri mattina il corpo straziato di Denisa, decapitata. Nell’interrogatorio fiume di fronte al procuratore Luca Tescaroli il killer ha sostenuto di aver ucciso la donna perchĂ© lei – dopo un rapporto sessuale a pagamento – lo avrebbe minacciato di raccontare tutto a sua moglie, forte del fatto di poter arrivare a lei tramite degli intermediari. Il silenzio di Denisa – sempre secondo la confessione del killer – sarebbe costato 10 mila euro. Quindi la decisione della guardia giurata di ucciderla lì, nella stanza: l’uomo dice di averla soffocata e di aver tagliato la sua testa, riposta in una delle due valigie della ragazza. Il corpo della donna nel suo trolley bianco, con il quale è stato immortalato allontanarsi dalle telecamere.
Tuttavia non sono da escludere sviluppi nella vicenda, dato che almeno in alcune sue parti il racconto dell’assassino sembra essere poco credibile: in particolare non erano state trovate tracce di sangue nella camera del residence. Inoltre la procura ha ritenuto in queste ore di effettuare una perquisizione in casa di un uomo italiano che era nel residence nelle stesse ore in cui veniva consumato il femminicidio. Potrebbe essere un complice dell’assassino.