Tumore al seno: a Villa Donatello a Firenze un intervento innovativo di mastectomia

Scritto il 30/07/2025
da Viola Giacalone

Una donna affetta da tumore al seno è stata sottoposta con successo presso la Clinica Villa Donatello a un intervento innovativo di mastectomia endoscopica ora adottato anche in Toscana. L’operazione, realizzata con una minima incisione di soli 3 centimetri sotto il braccio, rappresenta un’innovazione significativa che ottimizza i risultati estetici e il recupero post-operatorio per le pazienti.

Una donna affetta da tumore al seno è stata sottoposta con successo presso la Clinica Villa Donatello a un intervento innovativo di mastectomia endoscopica ora adottato anche in Toscana.  L’operazione è stata eseguita dal Prof. Marco Bernini, chirurgo senologo toscano, Primario della Chirurgia Senologica del Policlinico Sant’Orsola di Bologna, il 18 luglio a Villa Donatello, uno dei pochissimi centri in Italia ad aver adottato questa tecnica. La paziente, trentenne affetta da tumore al seno multicentrico in fase iniziale, scoperto tramite controlli spontanei, al momento sta bene e non ha riportato dolore significativo grazie alla minima invasività della tecnica.

L’operazione, realizzata con una minima incisione di soli 3 centimetri sotto il braccio, rappresenta un’innovazione significativa che ottimizza i risultati estetici e il recupero post-operatorio per le pazienti.

“La mastectomia endoscopica permette di rimuovere l’intera mammella attraverso un piccolissimo taglio sotto l’ascella, fuori della cute della mammella stessa” spiega il Prof. Bernini. “Si utilizzano l’insufflazione di aria e strumenti endoscopici, simili a quelli impiegati in laparoscopia o toracoscopia, con una telecamera ad alta definizione. La visione magnificata offerta dallo schermo con risoluzione 4k agevola enormemente il lavoro del chirurgo”.

La mastectomia endoscopica è una procedura ancora poco diffusa in Italia. È praticabile per pazienti con tumori allo stadio iniziale e con seno medio-piccolo. Questa tecnica offre numerosi vantaggi alle pazienti. Consente di preservare la cute e il capezzolo, distinguendosi dalla mastectomia classica per la sua minore invasività. Dal punto di vista estetico, l’incisione è minima e posizionata fuori dalla mammella, riducendo l’impatto psicologico dell’operazione. Inoltre, l’utilizzo di strumenti di precisione e una visione ingrandita del campo operatorio minimizzano i rischi di danni alla cute, gli ematomi e altre potenziali complicanze chirurgiche. Il dolore post-operatorio inoltre è significativamente ridotto, permettendo un recupero più rapido e confortevole.

“Un altro grande vantaggio – spiega il Prof. Bernini – è la ricostruzione immediata, dato che la protesi mammaria può essere inserita attraverso la stessa incisione, permettendo la ricostruzione del seno durante lo stesso intervento”.

L’aggiornamento tecnologico delle strutture sanitarie è imprescindibile per una chirurgia sempre meno invasiva  e oggi, anche per molte donne affette da tumore al seno, sono possibili significativi miglioramenti sia dell’esito clinico che della qualità della vita post-intervento.