GKN: RSU presentano querela contro ignoti per le lettere anonime

Scritto il 20/11/2024
da Domenico Guarino

La Rsu ex-Gkn ha presentato querela contro ignoti per la lettera anonima inviata due giorni fa alla stampa, al presidente della Regione e alle organizzazioni sindacali.

Nella lettera ci sono diffamazioni gravi – spiega la Rsu ex GKN – e che ledono non soltanto le nostre persone ma tutta una comunità che in questi tre anni ha difeso il lavoro in quel sito produttivo e il territorio dalla speculazione. La lettera inviata arriva da un indirizzo email generico, che potrebbe aver creato chiunque, e non è firmata, motivo per cui la querela è contro ignoti”.

“Questa pratica -prosegue il comunicato della RSU ex GKN-  va avanti da tempo e abbiamo atteso fin troppo. Nella piena serietà e trasparenza di quanto stiamo facendo, ogni tema riguardante la vertenza, come ad esempio il piano industriale, ha avuto e continuerà ad avere gli ambiti appropriati e dedicati dove sviluppare in forma approfondita e trasparente ogni genere di dibattito e rispondere ad ogni richiesta. Come, ripetiamo, già fatto più volte”.

Il Cda della cooperativa Gff, costituita  per gestire  il progetto di reindustrializzazione dal basso della GKN- ha deliberato a sua volta di presentare querela.

“La rsu ex-Gkn e la sua fantasiosa cooperativa dei lavoratori Gff composta da soli quattro lavoratori Qf non ha nessun piano industriale, non ha una sede produttiva, non ha dei veri finanziatori, ma solo 1.300.000 euro di presunte promesse. La Gff (questo il nome della cooperativa) ha solo un pugno di mosche in mano” si leggeva nell’ultima delle lettere spedite in anonimato da una sigla che si firma ” lavoratori ex GKN”

“Gli unici veri soldi che la rsu sa gestire  -si leggeva ancora-  sono le varie donazioni dei cittadini per i lavoratori Qf, soldi che la rsu senza presentare mai un bilancio scritto pensa bene a spenderli nei vari tour insorgiamo, compreso il tour in Germania durante gli Europei di calcio 2024, oppure stipendiare con le stesse donazioni il presunto presidio dando 20 euro giornalieri a tutti coloro che partecipano, compreso persone che non sono più dipendenti Qf. Tutto questo a dispetto della maggioranza dei lavoratori che non ha uno stipendio da 11 mesi”.

“Crediamo – concludeva la lettera la lettera- che ci siano elementi sufficienti perché la procura della Repubblica faccia luce sui tanti soldi che girano all’interno della presunta lotta insorgiamo”.