Ancora non è arrivata l’ufficialità come candidato unitario del centrodestra per le prossime regionali in Toscana, ma oltre all’appoggio del suo partito, FdI, Alessandro Tomasi può contare anche sul sostegno di una lista civica che porta il suo nome.
“Alessandro Tomasi è il catalizzatore di un’istanza di cambiamento e discontinuità che proviene da una società toscana più sola, più povera, più frammentata, da una Toscana reale tagliata fuori e inascoltata dall’attuale sistema di potere”, scrive in una nota il comitato promotore della ‘Lista civica per Tomasi Presidente’ già impegnato da tempo sia nell’elaborazione di un programma condiviso sia nella definizione delle liste per tutte le circoscrizioni della Toscana.
“La concretezza è alla base della nostra azione. Da questo movimento spontaneo e trasversale, che si è coagulato intorno a Tomasi in quanto sindaco che ascolta e fa, nasce l’idea del cantiere per una lista civica a sostegno della sua candidatura a presidente della nostra Regione, ben sapendo che abbiamo bisogno di un amministratore serio come lui – con una squadra intorno – per rigenerare il tessuto economico e sociale della Toscana”.
Nella ‘squadra’, fanno sapere, ci sono professionisti attivi in una pluralità di settori, “imprenditori che, spesso da zero, hanno creato aziende, posti di lavoro e innovazione, contribuiscono personalità impegnate nel sociale e nello sport, tanti medici, persone con percorsi politici diversi, da tutti i territori della Toscana, con una chiara idea comune del nostro domani”.
Per quanto riguarda le tematiche, “massima attenzione alla sanità, con un tavolo tematico specifico che da mesi sta analizzando le criticità del sistema sanitario toscano a partire dalle liste d’attesa, allo sport perché indispensabile alla salute e al fare comunità, a come favorire la nascita di nuove imprese e di posti di lavoro, ai trasporti e alle infrastrutture”. “Siamo pronti – concludono – a portare il nostro contributo affinché Alessandro Tomasi possa avere ulteriore consenso in ambienti, mondi, segmenti lontani dalla politica, dai partiti e soprattutto frustrati dall’attuale sistema di potere”.