Giani bis: il nodo di candidature e programma

Scritto il 08/08/2025
da Domenico Guarino

Dopo l’ufficializzazione della candidatura per il secondo mandato, Giani  deve lavorare alla questione delle candidature, non semplice visto che con le alleanze larghe il Pd avrà meno spazio.Sulla questione listino bloccato, che però ha già detto non lo convince.  E sul programma, dove le distanze con Movimento 5 stelle non mancano

E’ finita con un’acclamazione. Che sa di liberazione. Con tanti sorrisi, svariate strette di mano, la commozione di rito, e l’accettazione della proposta. Coì ieri sera in una, per molti versi scontata, riunione dell’assemblea del PD, Eugenio Giani è stato nuovamente investito dell’onore e dell’onere di guidare il centro sinistra in versione campo largo verso le prossime regionali. E dà li, se tutto andrà bene, per i prossimi 5 anni di legislatura

Del percorso arzigogolato ed anche accidentato che ha portato a questa scelta abbiamo raccontato puntualmente in queste settimane. A far saltare gli ultimi catenacci è stato il voto elettronico del movimento 5 Stelle che, dicendo sì a Giani,ha imboccato la strada della proposta shleiniana. Fare della Toscana il laboratorio delle politiche 2026.

Non è la prima volta che accade. Alla fine del secolo scorso, per dirne una, Toscana democratica guidata da Vannino Chiti fu l’antesignana dell’Ulivo. E potremmo scorrere la storia degli ultimi decenni per avere ulteriori conferme.Si parte dunque, aspettando che il centrodestra ufficializzi Tomasi, mentre la sinistra ha puntato sull’ex candidata sindaca a Firenze, Antonella Bundu.

Per Giani si tratta oggi di lavorare alla questione delle candidature, non semplice visto che con le alleanze larghe il Pd avrà meno spazio.Sulla questione listino bloccato, che però ha già detto non lo convince, E sul programma, dove le distanze con Movimento 5 stelle non mancano. Si pensi anche sulla alla questione aeroporto di Firenze.I prossimi giorni ci diranno, intanto il dado è tratto. E non è poco.

NELL’ARTICOLO il servizio di Domenico Guarino