E’ accaduto accaduto in viale Lami a Firenze. Sono stati strappati, al loro posto slogan per l”italianità’. la denuncia del Pd della Toscana. Funaro: “gesto inaccettabile”
Alcuni manifesti della campagna per 5 Sì ai referendum dell’8-9 giugno sono stati strappati o coperti da manifesti di Casaggì recanti la scritta “Italiani per destino” e altri messaggi: è successo in alcuni spazi di pubblica affissione di manifesti elettorali nella città di Firenze.
“Abbiamo ricevuto alcune segnalazioni e testimonianze in tal senso”, spiega Bernardo Marasco, segretario generale della Cgil di Firenze. “Siamo di fronte a un atto grave e per di più contraddistinto da una bella dose di vigliaccheria, come da tradizione a quelle latitudini, è un attacco a chi vuole una Italia aperta e accogliente da parte di chi ha una idea chiusa e discriminatoria – aggiunge Marasco -. Poi, nemmeno il coraggio di metterci la faccia e fare la propria campagna, no, preferiscono sovrapporre i loro manifesti a quelli degli altri. Ecco una ragione in più per andare a votare: opporsi a questa deriva pericolosa che disprezza la democrazia e la convivenza civile, deriva che va avanti strisciando nel nostro Paese”
“C’è ancora chi, di fronte a battaglie per più diritti, più giustizia sociale, una società più inclusiva, risponde con l’intolleranza”. Lo afferma il Pd Toscana in un post su Instagram commentando quanto accaduto in viale Lami a Firenze, dove i manifesti della Cgil a sostegno dei cinque ‘Sì’ al referendum dell’8 e 9 giugno sono stati strappati. Nella stessa bacheca sono stati affissi manifesti di Casaggì con lo slogan ‘Italiani non per scelta ma per destino’, apparente riferimento al quesito del referendum sulla cittadinanza.
“Chi ha compiuto questo gesto – sostiene il Pd – nega una realtà evidente: in Italia vivono milioni di persone che studiano, lavorano, crescono con noi, che sono parte della nostra comunità anche se ancora non possono dimostrarlo con un documento. Ridurre da 10 a 5 gli anni necessari per richiedere la cittadinanza italiana non è un privilegio: è una proposta semplice, giusta, di civiltà. Perché l’identità non si eredita, ma si costruisce. Con la scelta, la partecipazione, la condivisione di un destino comune. Strappare quei manifesti è un gesto meschino, che rivela solo debolezza e paura”.
“Strappare dei manifesti per sostituirli con slogan che negano l’uguaglianza e alimentano la discriminazione è un gesto inaccettabile. Non è solo vandalismo, ma il tentativo di cancellare un’idea diversa di società: più giusta, più aperta, più inclusiva”. È quanto scrive su Facebook la sindaca di Firenze Sara Funaro, commentando quanto accaduto
“Chi oggi si oppone a una proposta di cittadinanza più semplice e civile lo fa negando una realtà sotto gli occhi di tutti: migliaia di ragazze e ragazzi che studiano, lavorano e crescono con noi fanno già parte della nostra comunità – aggiunge Funaro -. Firenze non si fa intimidire. E continua a credere nei diritti, nella libertà e nella convivenza. La dignità delle persone venga prima dell’odio”