Mostro Firenze, rinviata udienza per ammissione revisione

Scritto il 09/05/2025
da Redazione

Mostro Firenze, rinviata udienza per ammissione revisione

È stata subito rinviata al 13 giugno l’udienza per l’ammissione della richiesta di revisione della condanna all’ergastolo di Mario Vanni, accusato di quattro delitti del mostro di Firenze.

Lo hanno deciso i giudici della corte di appello di Genova (presidente Vincenzo Papillo) perché il pm Alessandro Bogliolo non aveva ancora finito di studiare i 34 faldoni trasmessi dai colleghi toscani.

A presentare l’istanza, su incarico del nipote del postino di San Casciano Paolo Vanni, sono stati gli avvocati Antonio Mazzeo e Valter Biscotti. L’istanza dei due legali, circa 400 pagine con alcune integrazioni, ha superato il vaglio della “non manifesta infondatezza”. La richiesta degli avvocati del nipote di Vanni s’incentra su una nuova consulenza di entomologia forense che anticipa di due giorni la data dell’ultimo della serie di delitti, quello degli Scopeti nel settembre del 1985.

Giancarlo Lotti riferì di aver visto Pietro Pacciani e Vanni attaccare la tenda canadese dove si trovavano Nadine Mauriot e Jean Michel Kraveichvili la sera dell’8 settembre, la notte prima del ritrovamento dei cadaveri. Ma la consulenza sulle larve di lucilia (un tipo di mosca, ndr) presenti nelle foto dei cadaveri, firmata da Fabiola Giusti e Stefano Vanin, afferma che gli insetti avevano raggiunto il terzo stadio di sviluppo, circostanza che secondo il pool di esperti impone la retrodatazione della morte dei due francesi alla notte tra venerdì 6 e sabato 7 settembre “con inizio della colonizzazione da parte dei ditteri la mattina di sabato 7 settembre 1985”. Per i legali, questa rientra nel novero delle “nuove prove” previste dalla Cassazione per l’accesso all’istituto straordinario della revisione.

“È già un risultato che la procura generale genovese si sia presa del tempo per approfondire le carte. Accade raramente. Per la prima volta fuori da Firenze si discuterà il caso in maniera completa”. Così l’avvocato Valter Biscotti dopo l’udienza per l’ammissione della richiesta di revisione.

“Ho l’impressione – sottolinea il collega Antonio Mazzeo – che la prova scientifica abbia un certo peso. Ci aspettiamo che il sostituto procuratore sostenga l’inammissibilità per mancanza del requisito della novità. Però il fatto che la prova scientifica provenga dal titolare della cattedra di entomologia forense dell’università di Genova non può passare inosservato. Voglio vedere nelle sue repliche scritte cosa dirà. A noi basterebbe che venisse ammessa una perizia entomologica forense della corte. Se per caso smentisce i nostri periti, alziamo le braccia e ce ne andiamo – conclude -. Ma se conferma, il discorso cambia e vuol dire che i poveri francesi sono morti due giorni prima rispetto a quello che ha detto Lotti”.

“Mio zio era un bonaccione, un mite, le avrebbe prese anziché darle. Non poteva essere il mostro”. Lo ha detto Paolo Vanni, nipote di Mario, dopo il rinvio dell’udienza per l’ammissione della revisione del processo per gli ultimi quattro delitti del mostro di Firenze. Mario Vanni “era pacato e pauroso – ha continuato – non avrebbe potuto fare male a nessuno. Non era come me, io sono sempre agitato. Si tornerà a giugno per fare gli esami”.