Tracce di rogo vicino a casa del killer di Denisa e Ana

Scritto il 12/06/2025
da Domenico Guarino

Tracce di rogo vicino a casa del killer di Denisa e Ana

Carabinieri della Sezione investigazioni scientifiche (Sis) e del Nucleo cinofili sono tornati anche oggi per un approfondito sopralluogo alla casa della guardia giurata Vasile Frumuzache di Monsummano Terme (Pistoia reo confesso degli omicidi di Ana Maria Andrei e di Denisa Adas.

Gli investigatori si sono trattenuti a lungo dentro l’abitazione del killer per rilievi di polizia scientifica e le loro attività, come si apprende sul posto, proseguiranno nel pomeriggio. Secondo quanto emerge, gli accertamenti dentro la casa seguono quelli svolti all’esterno del casolare, lungo un viottolo che costeggia una vigna. A un certo punto del sentiero è stato scoperto una specie di basamento in mattoni, un piccolo manufatto. Sopra vi sono appoggiati dei mattoni in cemento. Ci sono evidenti segni di incendio sopra questo materiale edile che verosimilmente ha attirato l’attenzione degli investigatori: l’area è stata interdetta fino a stamani ed è distante circa 300 metri dalla casa del vigilante romeno.

Vasile Frumuzache aveva confessato l’omicidio e la decapitazione di Denisa Maria Adas, specificando anche di aver dato fuoco vicino a casa alla testa e ai vestiti della vittima.

Ripulitura da rovi, cespugli, vegetazione spontanea anche intorno al casolare abbandonato sopra Montecatini Terme (Pistoia) dove il killer Vasile Frumuzache ha nascosto i corpi delle due vittime di cui ha confessato gli omicidi, avvenuti in tempi diversi, ossia gli assassinii di Ana Maria Andrei l’estate 2024, e di Denisa Adas la notte fra il 15 e il 16 maggio scorsi.

Prima con una ruspa, poi con decespugliatori viene pulita l’area vicino al bosco delle Panteraie, per cercare eventuali altre tracce ed escludere che non vi siano, almeno lì, altri corpi. Il sospetto che la procura di Prato vuol verificare riguarda l’esistenza di altre donne uccise. Finora si conosce il destino di Ana Maria Andrei e di Denisa Adas perché il killer ne ha confessato l’uccisione e la soppressione dei cadaveri incalzato dagli inquirenti in interrogatorio sulla base di indizi raccolti nelle indagini.