La Porta (FdI) : Bugetti ‘omette in curriculum per chi lavorò’

Scritto il 14/06/2025
da Domenico Guarino

La Porta (FdI) :  Bugetti ‘omette in curriculum per chi lavorò’

“Si apprende con certezza che il rapporto di lavoro di Ilaria Bugetti in un’impresa legata all’imprenditore Riccardo Bresci Matteini è stato continuativo dal 2016 al 2024 – Un rapporto di lavoro, del quale ad oggi è ancora da appurare la natura” dice la deputata pratese di FdI, Chiara La Porta

“Alla luce dell’indagine a carico del primo cittadino di Prato Ilaria Bugetti abbiamo il dovere di ribadire dubbi e domande che già un anno fa avevamo fatto sul rapporto di lavoro di Ilaria Bugetti con un’azienda legata al Gruppo Colle dell’imprenditore Riccardo Bresci Matteini, ben descritto oggi sulla stampa. Allora non ricevemmo risposte e fummo accusati testualmente, durante la corsa elettorale di Bugetti a sindaco di Prato, di ‘non avere altri argomenti se non il fango’ contro di lei”. Lo scrive, in una nota, il deputato pratese di FdI, Chiara La Porta, sull’inchiesta per corruzione che coinvolge Bugetti e Bresci Matteini.

“Si apprende con certezza che il rapporto di lavoro di Ilaria Bugetti in un’impresa legata all’imprenditore è stato continuativo dal 2016 al 2024 – prosegue La Porta -. Un rapporto di lavoro, del quale ad oggi è ancora da appurare la natura, anche sul fronte contributivo, che non compare in ben tre curricula depositati dalla sindaca nel 2015 e nel 2020 per le elezioni Regionali e nel 2024, per la candidatura a sindaco di Prato e per il quale dichiarava di ricevere uno stipendio mensile”.

“Quel lavoro non risulta mai indicato, pur non essendo Bugetti in aspettativa, che si affretterà invece a chiedere solo dopo i solleciti di FdI al presidente del Consiglio Regionale Antonio Mazzeo nel giugno 2024 – ricostruisce La Porta -. Oggi non possiamo che chiederci il perché Bugetti abbia sentito la necessità di non voler inserire mai, lungo l’arco della sua carriera curriculare, quel rapporto di lavoro”.

“Ce lo chiediamo perché ci appare come mancata trasparenza non solo per le istituzioni che Bugetti rappresenta, ma soprattutto nei confronti dei cittadini che dovevano votare, in tre tornate elettorali. Ci chiediamo, in particolare: c’era qualcosa da nascondere?”.