🎧 Turismo: a Firenze numeri ‘in rosso’ per agosto

Scritto il 07/08/2025
da Domenico Guarino

🎧 Turismo: a Firenze numeri ‘in rosso’ per agosto 

Agosto magro per il turismo a Firenze, dopo un luglio non eccezionale. Segnali positivi invece per settembre, anche se dazi, tensioni geopolitiche e cambio sfavorevolehanno fatto calare il turismo dagli Sti Uniti e dai paesi orientali.

Tanto tuonò che piovve. E così anche gli ‘esperti del settore’ e le ‘categorie economiche’ sono costrette ad ammettere che, sì, il calo del turismo c’è, e che, sì, è dovuto al fatto che le persone non hanno soldi da spendere. In un quadro in cui le tensioni geopolitiche, la vicenda dei dazi, il cambio del dollaro, determinano uno scoraggiamento dei flussi a stelle e strisce, ecco che la crisi della classe media in Italia si fa sentire anche su Firenze.

Chiariamoci:Il segmento del turismo di  lusso tiene, manca la fascia media. Riguardo agli americani, Federalberghi calcola un -20%, 10% in meno anche per gli affitti brevi a stelle strisce.Il tasso dio cooptazione delle camere è fermo al 50% (70% per Federalberghi). E in generale l’intera economia dei servizi fa segnare un 25% di incassi in meno.

C’ anche la concorrenza di città che prima non avevano ‘mercato’  nel turismo di massa come Napoli o Palermo che si sono aggiunte  a Roma e Venezia. Ma, gira e rigira, la verità è una. Fatti salvi i segmenti big spending, il resto arranca. Tanto che più che di turismo povero sarebbe giusto cominciare a parlare di povertà che inibisce il turismo.

In un Paese che ha visto calare drammaticamente il potere d’acquisto dei lavoratori negli ultimi 25 anni non poteva essere altrimenti. Firenze rimane Firenze, insomma, ma se per stare un giorno devo spendere tra una cosa e l’altra 50 euro, una famiglia di 4 persone comincia a rinunciare.S

enza contare che l’offerta si è molto appiattita, contribuendo all’ sbiadimento dell’identità locale che è uno delle cose oggi maggiormente ricercate dal turismo. Va detto che c’è ottimismo per settembre. L’impressione è di una città in cui quando si parla di turismo di ‘qualità’ si pensa semplicemente ad un turismo ‘ricco’. E le due cose non sono necessariamente sinonimo. Anzi. Rimane la fiducia che Firenze rimarrà sempre attrattiva. Ma è proprio sicuro?

NELL’AUDIO il servizio di Domenico Guarino