23/04/2025

Consolato statunitense: a Firenze si va verso la chiusura

bottiglieConsolato statunitense: a Firenze si va verso la chiusura

Il Segretario di Stato statunitense Marc Rubio ha annunciato una riorganizzazione del Dipartimento di Stato, con la chiusura di dieci ambasciate e diciassette consolati, soprattutto tra Europa e Africa. Tra questi c’è anche il Consolato di Firenze.

Se confermato, quello che accadrà a Firenze sarà una vera e propria goccia nell’oceano di smantellamenti, chiusure, dipartite, arretramenti che stanno caratterizzando questa amministrazione Trump. Pensiamo alla chiusura dei programmi di UsAid, alla chiusura di Voice of America, allo stop agli aiuti e ai programmi di cooperazione internazionale. Per il Presidente Trump e il suo Segretario di Stato sono solo sprechi a cui bisogna mettere fine. Siamo all’interno del un vasto piano di tagli imposti dal Dipartimento dell’efficienza governativa (Doge) di Elon Musk. Dunque presto chiuderanno la bellezza di dieci ambasciate e diciassette consolati, spesso in luoghi strategici come in alcune realtà africane. E a cadere sarà anche Firenze,  con il probabile assorbimento delle funzioni e di una parte dello staff del consolato all’interno dell’ambasciata statunitense a Roma. Era d’altronde una questione di cui si parlava di tempo. Per Rubio «così com’è, il dipartimento è ipertrofico, burocratico e incapace di svolgere la sua essenziale missione diplomatica in questa nuova era di grande competizione tra potenze». Per la cronaca il Consolato sul lungarno Vespucci, attivo da oltre due secoli a Firenze, rappresenta un punto di riferimento per la comunità americana. Si tratta ogni anno di 85 mila residenti, 4 milioni di turisti e 18 mila studenti che frequentano le oltre 50 università Usa presenti sul territorio. Inoltre si contano circa 400 aziende americane che impiegano oltre 40 mila italiani, di cui 180 si trovano in Toscana e danno lavoro a 26 mila persone.