04/08/2025

🎧 Firenze, San Jacopino, commerciante mette in fuga rapinatore armato di coltello

🎧 Firenze, San Jacopino, commerciante mette in fuga rapinatore armato di coltello

Sabato 2 agosto, a Firenze, un rapinatore armato di coltello tenta una rapina in un negozio in San Jacopino, ma la titolare ha la forza di reagire e lo mette in fuga. I residenti del quartiere, esasperati per la microcriminalitĂ  che imperversa in zona, hanno giĂ  annunciato un presidio sotto la prefettura in Settembre. Oggi, intanto, arrivano sul posto alcuni rappresentanti delle istituzioni tra cui l’assessore alla Sicurezza, Andrea Giorgio: “Lavoreremo in ogni contesto – ha detto  – chiedendo piĂą agenti e tolleranza zero”.

Lo stupore, poi le grida, la colluttazione e la fuga dell’aggressore. Una scena di violenza come se ne ripetono ormai da tempo nel Quartiere 1, zona San Jacopino, ha interrotto un pomeriggio lavorativo agostano, in una città che viaggia più lenta ma non per questo può permettersi di abbassare lo sguardo. Lo sa bene Rossella La Regina, cinquantacinquenne titolare del negozio di sigarette elettroniche in Via Toselli, vittima di un tentativo di rapina da parte di un malvivente incappucciato e con tanto di coltello. Un uomo italiano sulla trentina, già conosciuto al quartiere e arrestato poco dopo dagli gli agenti intervenuti da Via Zara, ha fatto irruzione intimando “dammi la cassa”, ma La Regina reagisce, trova la forza di prenderlo a schiaffi, uno dietro l’altro, sostenuta forse anche da una frustrazione che arriva da lontano. Per tre volte, infatti, ha subito spaccate alle vetrine, lei come tanti altri commercianti di questo che è diventato ormai un Far West, ha commentato il presidente del Comitato Cittadini Attivi San Jacopino, Simone Gianfaldoni. Fatto sta che il ladro scappa e Rossella rimane scioccata ma salva. “Non mi importava dei soldi in cassa – ha detto – ho pensato solo a salvarmi la vita. Non voglio morire per lavorare». Una storia che si ripete e nonostante le molte denunce – sottolinea ancora la donna – non cambia mai niente”. Le ore successive sono scandite da un’ondata di solidarietà dalle istituzioni, ma non basta per un quartiere ormai piombato nella paura.