A Firenze e provincia sono state identificate 316 persone, controllati 73 veicoli ed effettuati 10 posti di controllo dalla polizia nell’ambito dell’operazione, svolta a livello nazionale e coordinata dal Servizio centrale operativo, per contrastare i fenomeni criminali connessi alla comunità cinese presente in Italia. Si tratta di delitti legati all’immigrazione clandestina, allo sfruttamento della prostituzione e del lavoro, alla contraffazione di prodotti, distribuzione di stupefacenti e detenzione abusiva di armi.
Dallo Stato una risposta “netta” alla criminalità cinese che opera in Italia. Così il il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, commenta le due operazioni “straordinarie” che hanno inferto “un doppio colpo alla criminalità di matrice cinese” Da un lato, sottolinea il titolare del Viminale, ” la Polizia di Stato con un’attività ‘ad alto impatto’ in 24 province italiane contro gruppi criminali cinesi radicati sul territorio e dediti a traffici illeciti, sfruttamento della prostituzione e del lavoro, contraffazione di prodotti, spaccio di droga e riciclaggio internazionale di denaro. Con 13 arresti, oltre 1.900 identificazioni, sequestri di droga, armi, denaro e controlli a tappeto su centinaia di attività commerciali, si è colpito il cuore economico e operativo di organizzazioni strutturate e violente. Dall’altro, la Guardia di Finanza con il sequestro di 741 milioni di euro, la chiusura di 266 società “cartiere” e il blocco di 400 conti correnti, ha smantellato un sistema di frode fiscale da 3,4 miliardi di euro e 596 milioni di IVA evasa. Un meccanismo complesso, alimentato anche dalla complicità di consulenti, che operava tra Marche, Lombardia e Piemonte”.
Due azioni coordinate che “dimostrano come la mafia cinese non sia solo un fenomeno locale, ma una realtà criminale transnazionale capace di muovere miliardi e di infiltrarsi nel tessuto economico”.
Indagini anche in Toscana: a Firenze Sono state identificate 316 persone, controllati 73 veicoli ed effettuati 10 posti di controllo dalla polizia a Firenze e provincia nell’ambito dell’operazione, svolta a livello nazionale e coordinata dal Servizio centrale operativo, per contrastare i fenomeni criminali connessi alla comunità cinese presente in Italia, con particolare riguardo ai delitti legati all’immigrazione clandestina, allo sfruttamento della prostituzione e del lavoro, alla contraffazione di prodotti, alla distribuzione di stupefacenti e alla detenzione abusiva di armi.
I controlli nel territorio del capoluogo toscano si sono svolti dal 28 luglio all’1 agosto. Gli agenti della squadra mobile di Firenze hanno anche controllato 9 centri massaggi, 8 bar, 3 sale slot e 4 store di vendita di prodotti vari per un totale di 24 esercizi commerciali. Per due conducenti di auto sono state elevate sanzioni amministrative per infrazioni al codice della strada mentre due ragazze di un centro massaggi sono state deferite in quanto irregolari sul territorio nazionale.