Sarà Antonella Bundu la candidata alla presidenza della Regione Toscana per Toscana Rossa. Ascolta l’intervista!
La candidata a sindaca di Firenze nel 2019 e capogruppo di SPC fino al 2024, è la candidata della lista di cui fanno parte Potere al Popolo, Rifondazione Comunista e Possibile presentata oggi in Santo Spirito a Firenze e che concluderà nei prossimi giorni la costruzione delle candidature sui territori. Il 9 agosto poi assemblea pubblica a Viareggio ma intanto, in una data storica di Resistenza quella dell’inizio della battaglia 81 anni fa per la Liberazione di Firenze, la sinistra ufficializza la propria candidata confermando le anticipazioni delle scorse ore sulla stampa ma rispondendo anche al prof. Tomaso Montanari che ha tenuto a ribadire il non coinvolgimento dell’Associazione 11 agosto in questa forza che correrà alle regionali.
“Noi non vogliamo entrare in queste polemiche, centro ancora prima della presentazione ufficiale ci è sembrata una posizione prematura ed inutile. Devono vedere quello che è il nostro programma. Noi siamo aperti al dialogo” ha ribadito Bundu.
“La nostra è una vera alternativa” a centrosinistra e centrodestra, ha spiegato Bundu. “Un conto è guardare a sinistra, un conto è portare avanti programmi di sinistra – ha aggiunto -. Qui siamo a Firenze, parliamo di aeroporto: qualcuno si propone per andare contro l’aeroporto e sta poi insieme a chi è a favore dell’aeroporto. La nostra proposta è sempre stata chiara”. Rispetto alle elezioni del 2020 “guardiamo i programmi. Spero si sia capito che non c’è bisogno di dare il voto utile”. Per Francesca Trasatti di Potere al Popolo “la proposta è” alternativa “al campo largo”, secondo Leonardo Becheri di Rifondazione Comunista la lista è in contrapposizione “al blocco di potere che c’è in Toscana”. Lotar Sanchez di Possibile “il programma è chiaro, a che fare ad esempio con pace, lavoro e ambiente”.
ASCOLTA L’INTERVENTO DELLE FORZE CHE COMPONGONO LA LISTA
“Mentre c’è chi discute di campi larghi, giusti e progressisti, quindi di posti in eventuali Giunte, ignorando i contenuti, c’è bisogno di dare un riferimento chiaro, un’alternativa alle destre e al centro sinistra, di sinistra e popolare, antifascista, antirazzista, laica, femminista e intersezionale”, si legge in una nota stampa diffusa dalla lista in cui vengono sintetizzate le quattro parole che hanno trovato spazio nel simbolo: Pace, Salute, Ambiente, Lavoro.