Contro radio notizie e state le dodici e quarantasette un buongiorno da Viola giacalone qui in studio per un nuovo appuntamento con il notiziale regionale di contro radio.
Una tragica notizia di cronaca, una bambina di tre anni ha perso la vita in un incendio scoppiato ieri in un palazzo di Viaturi a Santa Croce sull'Arno in provincia di Pisa dove sono intervenute due squadre di vigili del fuoco.
La bambina aveva perso I sensi per il fumo ma quando è stata a soccorsa ogni tentativo di rianimarla si è rivelato inutile.
La piccola di origine senegalese è morta al suo arrivo all'ospedale di Empoli.
Secondo una prima ricostruzione le fiamme sarebbero partite da un forno a microonde.
Rapidamente I due appartamenti si sarebbero riempiti di fumo cogliendoli sorpresa agli abitanti.
Immediato l'allarme ai vigili del fuoco arrivati da Pisa con diverse squadre e mezzi.
L'amministrazione comunale di Santa Croce sull'Arno si è messa subito al lavoro per trovare una sistemazione alle dodici persone sopravvissute all'incendio tra I quali altri bambini e una donna incinta che nell'immediato non potranno rientrare nelle loro abitazioni.
Un altro incendio di diverso tipo sta preoccupando la Toscana.
Infatti ieri in tarda mattinata un bosco ha preso fuoco alle pendice del Monte Amiata.
La zona interessata è quella di casa Fabri nel comune di Abadia, San Salvatore in provincia di Siena.
Il sindaco Nicolò Volpini al termine della riunione del Comitato Tecnico di Emergenza in merito all'incendio che si è tenuta ieri sera ha detto che la situazione è in cauto miglioramento ma resta alta l'attenzione presideremo il luogo per tutta la notte in via del tutto precauzionale.
Abbiamo allestito un campo di accoglienza emergenza nella palestra comunale.
Purtroppo sono bruciati trentacinque ettari, ha aggiunto Volpini.
Al momento sono impegnati quattro elicotteri e due canaderi oltrasquadri di volontariato antincendi boschivi e operai forestali.
Torniamo a parlare di carcere eh il segretario Raffaele Palumbo ha intervistato per noi il segretario regionale del sindacato di polizia penitenziaria della Toscana Francesco Liviero che ha fatto il punto sulla situazione delle carceri alla fine di un'estate drammatica.
Sentiamo il servizio.
La carenza di personale, cioè noi ora allo stato attuale potremmo mandare anche mille agenti a Firenze Sorricciane.
Ma nei momenti in cui tu devi fare I conti con una struttura che non ti permette di lavorare in serenità e soprattutto che una struttura dove non si spetta le regole per chi è dentro che non ha rispettato le regole di convivenza sociale allora diventa tutto molto più difficile cioè non ci sono dei luoghi oggi allo stato attuale all'interno del ristruttore filentino che ti possono permettere di poter organizzare delle attività di educative, delle attività di rinserimento, dei costi di specializzazioni in modo tale che tu puoi dare un un futuro a quelle persone che scontano oggi una pena.
Per questo io dico per assurdo la carenza di organico oggi passa in un secondo piano e l'urgenza è quella di un attimino di di clarire e di definire che cosa si vuole fare di quell' istituto perché in queste condizioni non non può continuare ad esistere.
Non cambiano le cose perché comunque tu uh quotidianamente eh ti ritrovi a confrontarti con una popolazione detenuta che ACA ventiquattro tranne pochi soggetti che eh esprimono attività lavorative quelle di di manutenzione di di pulizia di cucina di distribuzioni dei generi sopravvittuari.
Poi la quasi l'ottanta per cento dei dei ristretti e sono passano loro la giornata sì senza senza far nulla uziando perché io sono sempre dell'opinione che il trattamento fatto eh secondo l'ordinamento penenziale, secondo il nuovo regolamento di risicolazione, secondo le varie norme eh che ci sono.
È sicurezza.
Cioè per assurdo basta con solo la gente a a controllare cinquanta, sessanta dei venuti che siano impegnati nella propria giornata eh di vita in attività lavorative, in attività di costi di formazione.
Parliamo di circolazione, Palazzo Vecchio ha deciso di cambiare il percorso della tramvia tra Piazza della Libertà e Rovezzano.
Il percorso originario della nuova linea tramviaria prevedeva nel passaggio tra Piazza della Libertà e Rovezzano di passare da via del Gignoro e questo avrebbe comportato il taglio degli alberi proprio in quella via.
Ora però c'è una novità.
Palazzo vecchio ha deciso di spostare il tracciato andando verso la ex caserma Perotti.
Si tratta di un intervento che non è ancora stato aggiornato sui documenti ufficiali presenti sul sito del comune di Firenze ma che sembra essere diventato definitivo.
La scelta secondo il comune ha una doppia valenza, sicuramente la questione salvaguardia degli alberi, ma anche la possibilità di garantire due corsie per l'avviabilità che nel progetto iniziale prevedeva un per un tratto, una sola corsia con il tram.
A questi due motivi possiamo anche pensare di aggiungerne un terzo, ovvero il futuro dell'ex caserma però di cui si è spesso parlato in questi anni.
Prevedere questa deviazione lascia sperare che la ex caserma possa rientrare presto in una nuova progettualità urbanistica.
Per gli allevatori toscani allarme lupo.
Si parla di mille e cinquecento capi di bestiame uccisi questa estate soprattutto a causa della prossimità sempre più forte da parte dei lupi in zone antropizzate parla Duccio Berzi referente della task force istituita per dare consigli allevatori e cittadini sentiamo l'intervista ormai tutte le città toscane sono interessate dalla presenza dei lupi in particolare ad esempio Siena, in Siena I lupi sono ormai arrivati all'ospedale delle scotte cioè quindi dentro la città ma questo c'era a Firenze, I lupi sono presenti a Scandiccia, a Sesto, a Fiesole, anche nelle zone inimmaginabili, per esempio abbiamo segnato I lupi tra I capannoni a campi di senso, il piu' strossi alla strasigna, quindi diciamo sono presenze diffuse che creano una serie di conflitti sia perché comunque il lupo è una specie che ci può mettere in difficoltà sia per motivi di carattere più così di reazione psicologia alla presenza di un predator in un contesto in cui non ce lo immaginiamo.
Pieno un po' di diciamo decenni fa diciamo c'era un po' la campagna che faceva un po' da filtro tra quelle ambienti selvatici e l'ambiente urbano.
La campagna in tanti ostenti contesti si sta restringendo perché comunque il fenomeno dell'abbandono insomma è diffuso anche in Toscana e quindi ci troviamo gli ungulati, I selvatici e il lupo di conseguenza dentro la città.
Quindi non è soltanto il lupo.
È proprio un discorso di fauna selvata e si sta in un manice.
Quindi sta arrivando dentro le grandi città.
Allora il lupo è praticamente intelligente se noi non siediamo il fatto che noi abbiamo scelto come come Gero Romano il cane come il nostro miglior amico non abbiamo scelto un primate antropomorfo no?
Quindi vuol dire c'è una grossa similitudine.
E fa esattamente come noi.
Vive come noi in famiglie in cui la coppia si riproduce, I figli quando diventano grandi vanno a vedere I casi, c'è quindi dinamica incredibilmente similar alle nostre.
Ha paura nel momento in cui c'è una associazione negativa con noi, in senso se come succedeva un tempo, l'upper si avvicinava a una casa in montagna e qualcuno gli sparava, acquisiva paura.
Nel momento in cui abbiamo un atteggiamento più diciamo benevolo e comunque vicino all'uomo trova qualcosa di positivo chiaramente la cosa si ribalta nel senso di attratto dalla nostra presenza, cosa succede abbastanza ormai in maniera abbastanza diffusa.
Su questo ci stiamo lavorando peraltro.
Abbiamo un corso, uno studio con l'università di Vienna che va proprio a misurare.
Cioè quindi avere dei dei dati oggettivi, scientifici per capire se questo fenomeno è effettivamente nato però diciamo quello che osserviamo va un po' in questa direzione.
Lui che hanno sempre meno paura alle persone e quindi si avvicinano.
A un mese dalla vendemia del San Giovese in Toscana si prevede una buona annata nonostante la stagione difficile.
Persistono preoccupazioni per il clima e per un fungo, la perennospera che ha portato alcuni produttori di vino a chiedere la sospensione del biologico.
Sentiamo l'enologo Gianpaolo Chiettini intervistato da Raffaele Palumbo.
Allora il discorso è che secondo me allora ogni ogni situazione eh eh è personale, è particolare.
Il il biologico ti permette di fare eh eh allora il il biologico ti ti permette secondo me di lavorare meglio.
Stamattina alle sette ero in una vigna mio e in una vigna non bio e si sentiva dall'aria la diversità poi va bella no io era gestita da delle persone che insomma non hanno grande sensibilità però si sentiva anche solamente respirando che la situazione era diversa è più è più difficile è più difficile eh gestirla in bio ma non è solo un discorso di trattamenti.
Se tu hai un vigneto in una zona vocata eh diciamo il classico poggio ok dove il terreno drena dove c'è una vigoria ma non eccessiva e lì puoi fare il bio tranquillamente.
Se tu hai piantato in un fondo valle o ci sono vignette in fondo valle che di grande qualità eh diciamo allora se se hai piantato in una zona umida ehm dove non dove c'è tanta vigoria e tutto è più difficile di fare il bio capito?
Ecco quindi bisognerebbe un pochino ragionare su questo prima ancora di ne dire si può fare non si può fare l'anno scorso molti del bio hanno avuto un po' dei ripensamenti e il bio costa di più, il bio fa produrre meno, il bio bisognerebbe che fosse riconosciuto di più ad oggi anche il vino scuso non viene pagato tanto di più rispetto al al al convenzionale quindi allora è inutile che uno si smazia a fare il bio per produrre meno per per per avere costi maggiori e poi il mercato stesso non gli riconosce la la cosa insomma ecco.
Detto questo ci sono persone che lavorano inconvenzionale, che lavorano molto molto bene ecco non non non eccedono nei trattamenti assolutamente però tutto dipende dalla da quanto un terreno è vocato per farci un vignetta ecco e e da quanto noi pensiamo ad essere onnipotenti di poter piantare tutto da per tutto e produrre EEE far e far tornare I conti anche insomma ecco e siamo in chiusura diamo uno sguardo alle previsioni del tempo per oggi in Toscana, cielo poco nuvoloso, addensamenti più compatti nel pomeriggio sui rilievi con possibilità di isolati e brevi temporali più probabili su Appennino, Tosco, Emiliano e Apuane venti deboli variabili mari poco mossi o localmente mossi e temperature in leggero aumento sui settori occidentali e in calo sui rilievi a Penninici e nelle zone più interne.
Sono le dodici e cinquattotto e si conclude qui questo appuntamento con il notiziario regionale.
Vi ricordo il prossimo appuntamento alle diciotto e trenta con Raffaele Palumbo.
26/08/2024