PD: “No insediamento base militare in parco San Rossore”

Scritto il 01/08/2024
da Domenico Guarino

PD: “No insediamento base militare in parco San Rossore”

Lo chiede con un’interrogazione ai ministri della Difesa Guido Crosetto e dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin , la senatrice pisana del Pd Ylenia Zambito che ha proposto anche un ordine del giorno ad hoc

“Bloccare l’iter procedurale di realizzazione della base militare nell’area del Cisam a San Piero a Grado (Pisa) per rispettare i vincoli ambientali del parco San Rossore Migliarino Massaciuccoli“. Lo chiede con un’interrogazione ai ministri della Difesa Guido Crosetto e dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin , la senatrice pisana del Pd Ylenia Zambito che ha proposto anche un ordine del giorno ad hoc: entrambi gli atti parlamentari sono stati sottoscritti anche dai senatori dem Dario Parrini e Silvio Franceschelli.

“Il Parco – spiegala senatrice PD to – è un’area protetta e riserva Unesco per la biodiversità, un grande patrimonio naturale, ambientale e culturale sul quale ricade il vincolo paesaggistico e l’area Cisam è ricompresa nel sito di interesse comunitario Selva pisana, ai sensi delle direttive europee per la tutela degli habitat e della fauna. Chiediamo dunque ai due ministri di adoperarsi nel più breve tempo possibile per favorire l’interruzione dell’iter procedurale avviato e di individuare modalità alternative di realizzazione dell’opera, anche attraverso il riuso delle numerose strutture e aree già destinate alle attività della Difesa nel territorio pisano e, in ogni caso, fuori dal Parco”.

“Questo  -prosegue l’esponente PD- per ridurre al minimo l’impatto ambientale ed economico in ragione della priorità politica della minimizzazione del consumo di suolo e della crisi sociale e della finanza pubblica che colpiscono il Paese”.

Zambito chiede inoltre al Governo “di promuovere un confronto politico trasparente, informato e ragionato sulla proposta fatta o sulle eventuali ulteriori proposte, fornendo i necessari dettagli progettuali in tempi compatibili con le necessità del dibattito pubblico e dei processi deliberativi agli enti interessati e alla cittadinanza”.