🎧 Governo impugna legge Toscana su salario minimo. Giani: “Pronti a ricorrere alla Consulta”

Scritto il 06/08/2025
da Sandra Salvato

🎧 Governo impugna legge Toscana su salario minimo. Giani: “Pronti a ricorrere alla Consulta”

“Una decisione grave, un intento punitivo che mostra tutto il cinismo di un Esecutivo che sta impoverendo giorno dopo giorno chi vive del proprio lavoro. La verità è che il governo Meloni è nemico dei lavoratori”. Così i presidenti dei gruppi del Pd al Senato e alla Camera Francesco Boccia e Chiara Braga e il capo delegazione del Pd al Parlamento europeo Nicola Zingaretti sullo stop del Governo alla legge toscana sul salario minimo varata a Giugno a tutela di chi lavora.

Dopo la normativa sui balnerari, Il Testo unico sul Turismo, la legge sul fine vita e il declassamento della Pergola, arriva in cauda venenum, e in meno di un anno, l’impugnazione sul salario minimo. La Toscana parrebbe dunque essere finita nel mirino del Governo, che ora cerca nella Costituzione la violazione della tutela della concorrenza ex art. 117. Questo ultimo colpo di cimosa riguarderebbe, più nel dettaglio, non tanto il diritto fondamentale del lavoratore a vedersi rispettato un salario minimo orario non inferiore a 9 euro lordi, ma la possibilità di garantire alle aziende di potere concorrere in gare regionali abbassando il più possibile il costo del lavoro. Infuria naturalmente il Pd, che sul lavoro battaglia da sempre e nella legge regionale del giugno 2025 introduce il criterio di premialità per quelle realtà produttive che desiderano tutelare gli stipendi dei dipendenti. “Scandaloso”, tuona Elly Schlein dal Nazareno, “Il governo Meloni ha paura del salario minimo», che invece è «una legge di civiltà».

Sulle barricate anche il presidente della Regione Eugenio Giani, pronto ad appellarsi alla Consulta per difendere un lavoro che, dice, “deve essere giusto, sicuro e retribuito in modo equo”. “Se la concorrenza la si deve fare sulla pelle dei lavoratori, siamo ben felici di aver promosso e approvato una legge che secondo il Governo viola le regole vigenti”, commenta Vincenzo Ceccarelli, capogruppo del Pd in Consiglio regionale. L’ennesimo tourbillion politico arriva alle porte della stagione elettorale, ma compatta l’opposizione che, scrivono i dem eletti in Toscana – “non si fermerà davanti a questi trucchetti”.