Non è la prima esperienza per la Regione in tal senso. La Toscana ha già partecipato alle azioni precedenti, denominate Transcan. “Una partecipazione – ricordano il presidente Giani e l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini che ha presentato la delibera – che ha permesso ai ricercatori toscani di lavorare con gruppi di ricerca europei e internazionali e di crescere attraverso il confronto, contribuendo a migliorare la qualità della ricerca e dell’innovazione tramite la cooperazione”.
Quattro di questi progetti sono ancora in corso, per un investimento complessivo di 4 milioni e 150 mila euro di cui un milione e 145 mila euro finanziati dalla Regione. C’è il progetto Anemone, a cui partecipa l’azienda ospedaliero universitaria pisana e che indaga sul mesotelioma pleurico, finanziato con 1 milione e 200 mila euro. C’è il progetto Pananano (750 mila euro il contributo) che concentra la propria attenzione sui nanovettori di farmaci per la cura del tumore al pancreas e in cui è coinvolta l’azienda ospedaliero universitaria di Careggi a Firenze. Tra i progetti finanziati, con un milione e 300 mila euro, ce n’è uno anche di Ispro, l’istituto per la prevenzione e la rete oncologica, il quale punta a migliorare ed anticipare le diagnosi di sarcoma, tumore dei tessuti molli e dello scheletro: i ricercatori utilizzeranno l’intelligenza artificiale per monitorare risposta e tossicità nei pazienti. L’ultimo dei quattro progetti – si chiama SeqPerGlio, finanziato con 900 mila euro – riguarda il glioblastoma e vede impegnato l’istituto di informatica e telematica del Cnr di Pisa.